Il prestigio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite è in pericolo. Lo ha rilevato la seduta straordinaria di lunedì del Consiglio di Sicurezza dell’l’l’ONU dedicata alla situazione in Kosovo dove i leader degli albanesi locali hanno proclamato l’indipendenza di questo territorio serbo.
Per l’l’ONU la decisione delle autorità kosovare è un banco di prova. Si mettono in forse i principi fondamentali dell’attuale ordinamento mondiale e lo Statuto dell’organizzazione stessa. Il riferimento è innanzitutto alla sovranità e all’integrità territoriale degli Stati. In caso di separazione del Kosovo dalla Serbia non potrà essere garantita l’unità di nessun paese. Lo ha rilevato nel suo discorso il Presidente della Serbia Boris Tadic.
Ma non tutti hanno sentito il suo avvertimento. I giudizi dei membri del Consiglio di Sicurezza dell’l’ONU sono divisi. La Russia, la Cina, il Sudafrica, il Vietnam, la Libia e l’Indonesia hanno espresso la preoccupazione per le azioni unilaterali di Pristina. Ecco che cosa ha detto a tale proposito il rappresentante permanente della Federazione Russa presso l’l’ONU Vitaly Ciurkin.
La Dichiarazione del 17 febbraio 2008 dell’Assemblea del Territorio serbo del Kosovo è un aperto disprezzo delle norme e dei principi del diritto internazionale, innanzitutto dello Statuto dell’l’l’ONU, è un passo atto a silurare i rapporti internazionali. Le azioni illegittime della Dirigenza kosovara (degli albanesi kosovari) e di coloro che li appoggiano, pone la base di un incidente pericoloso.
A loro volta i rappresentanti degli USA , della Gran Bretagna, della Francia e del Belgio hanno accolto positivamente la proclamazione dell’indipendenza del Kosovo. Anzi, giustificando il distacco del territorio dalla Serbia essi si sono riferiti all’eccezionalità della situazione in Kosovo.
In tali condizioni risulta essere incoerente la posizione che ha assunto il Segretario Generale dell’l’ONU Pan Ki Moon. Da una parte, egli ha invitato tutti ad astenersi da tutte le azioni e dichiarazioni che possano destabilizzare la situazione nella regione. Dall’altra, il capo della comunità internazionale si è rifiutato di rispondere alla domanda se sia legittima o no la proclamazione unilaterale dell’indipendenza del Kosovo. Egli si è limitato a sottolineare che il riconoscimento di questo o quell’altro Stato compete ai paesi stessi e non alla Segreteria dell’l’ONU. Di fatto non è altro che un tentativo di evitare la discussione del problema.
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